Tutto inizia la mattina prestissimo.
Verso le 6.00, si va al campo, si tira fuori l’aereo dall’hangar, si controlla tutto e si caricano le due borse, i fumogeni, la vaselina, si controlla per la ventesima volta la benzina, l’olio e ogni vite dell’aereo.
é ancora presto, il sole è appena sorto…e c’è molto molto silenzio.
Si decolla in un’aria ovattata..il trasferimento da caposile a cremona scorre veloce, scandito dalle voci dei controllori delle varie torre che mi accompagnano da un punto di riporto all’altro.
Tutto intorno è calmo, silenzioso.
Volare cosi è uno spettacolo.
In volo arriva anche Corrado, il numero 1.
Ci sentiamo in radio poco dopo Verona.
Atterriamo a Cremona poco dopo.
Incontriamo Alberto e Claudio, il numero 3 e 4, pronti con le taniche di benzina per rifornire tutti gli aerei.
Avremo 3 ore di volo fino alla prima tappa in francia.
Voliamo in una bellissima giornata di sole. Il panorama scorre veloce…e anche le ore di volo.
Arriviamo a Gjion in tardo pomeriggio.
Dopo aver volato tra Italia, Francia e Spagna.
Dopo più di 6 ore e mezza di volo arriviamo finalmente in un aeroporto a forma di aeroporto, con una pista immensa.
Atterriamo dietro a jet privati e arei di linea, come se nulla fosse, noi siamo grandi più o meno come le loro ruote anteriori.
La sera una rapida cena e poi letto, si vola presto la mattina dopo.
La mattina facciamo un sopralluogo sul porto, dove faremo la display la sera stessa.
Prendiamo i riferimenti, dove sono le boe, la linea di sicurezza dal pubblico.
La display è in un posto bellissimo, proprio sul porto, davanti a migliaia di persone.
Il pomeriggio decolliamo verso sera, all’imbrunire.
Facciamo un volo da routine, io resto più largo in un paio di manovre e mi becco il soprannome “chico tranchilo” da due vecchietti giù vicino alla postazione degli speaker.
Volare cosi è sempre emozionantissimo.
Il rientro è lunghissimo e la sera decidiamo per una sosta a cannes.
La mattina dopo ci aspetta un brutto tempo su tutto il rientro…l’ultima parte nella pioggia e in un vento decisamente impegnativo che ci fa segnare una velocità al suolo decisamente da record.
Atterriamo verso l’ora di pranzo alla Comina.
Torno a casa portando decine di immagini bellissime dentro di me.
Decine di paesaggi mozzafiato, di vento forte, di pioggia e fulmini.
Torno a casa portando dentro di me un pezzo di cielo da raccontare a cena guardando fuori il temporale.